Pagina:Pona - Monte Baldo, 1617.djvu/328

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44 DESCRITTIONE

dall'esser i campi paludo, et acquastrini, ne' quali è prodotto l'Amomo. Hora, rifiutando Dioscoride l'Amomo grande, come inutile, et sciegliendo poco dapoi l'Amomo simile alle picciol uve, si vede, che Dioscoride parla de' racemi, non della pianta dell'Amomo, come falsamente alcuni de' Moderni istimano, l'espositione de' quali anche è falsa, et da rifiutarsi: perche se bene da tal'espositione non segue alcuna contradittione in Dioscoride, perch'egli habbia di sopra detto l'Amomo esser un picciol fruttice, et adesso dica essere il frutto dell'Amomo molto grande, non si può però negare, che questo modo di parlare indifferentemente, et semplicemente proferito, sia molto oscuro, et che molto maggior chiarezza, et distintione ricerchi, per essere à noi più facile ad essere inteso.

Et subviride. Se con la commune dichiaratione de' Moderni esporremo ancor noi il Medico Amomo per la pianta, quest'osservanza dal colore verdiccio nella pianta sarà bassissima, et vile, et del tutto d'un valente herbolaio indegna, non specificando cosa alcuna dell'Amomo propria, ma dando solo à conoscere una tal quale commune qualitade all'herbe, à fruttice, et à gli arbori. Ma per lo contrario, se lo stesso verdiccio colore al grappolo di Media s'attribuisce, mostra, et dinota cosa degna d'avvertenza, cioè la conditione, per la quale è l'Amomo di Media da quello d'Armenia di colore dorato distinto; et da quello di Ponto, ch'è rossiccio: Si deve per tanto il verdiccio colore al grappolo riferire, et perche in particolare già dimostrato habbiamo, che lo dorato colore, che all'Amomo d'Armenia si assegna, devesî allo grappolo attribuire; perche di più ascrive Plinio il colore herbaceo, ò


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