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Coro delle anime dannate:

Per noi si va nella Città dolente,
per noi si va nell’eterno dolore,
per noi si va fra la perduta gente.
Nascemmo in pianto, vivemmo nell’errore,
piangendo navigammo il triste fiume,
piangendo affronteremo — oh qual terrore! —
Minosse, il rege dalle oneste piume,
Eaco truce, ed il tremendo aspetto
di Radamanto, che nel gran Volume
eterno segneranno il maledetto!
Cerbero allor con tre gole gli latra,
l’Idra lo morde al collo e lo tien stretto,
rugge il Leon e lo scuoia e lo squatra.


Coro delle anime innocenti:

Nell’eterna primavera
noi avrem la pace vera;
noi avrem serena pace
disviluppati dal mondo fallace.

Degli Elisi fra il sorriso,
latte e miel di Paradiso,
là, sui prati costellati,
eternalmente liberem beati.