Pagina:Progetto della strada di ferro da Milano a Como.djvu/3

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varietà. 265

direzione del commercio estero ed in ispecie di transito che si fa attraverso tutto il continente europeo dal Baltico e dalla Manica all’Adriatico, al Mediterraneo e viceversa.

D’altronde osservasi che fra i punti estremi della suddetta strada di ferro da Milano a Como sboccano e fanno capo lateralmente parecchie strade di non piccola importanza come lo sono le strade di Varese, della Svizzera italiana e del lago Maggiore da una parte, non che quelle di Monza, della Valle Assina e della Brianza dall’altra. — Ci sembra adunque di non andare errati stimando la nuova strada di Como che si propone di costruire, capace di attirare a sè molta affluenza e concorso di persone e di merci d’ogni genere, considerando principalmente che anche l’attuale strada postale da Milano a Como è una delle più frequentate e commerciali di tutta la Lombardia, non meno per i passeggieri e viaggiatori, che per i prodotti del suolo, per le manifatture nazionali, e per le derrate di transito e di dogana. Atteso poi la circostanza di essere già da molti anni felicemente attivato in continuazione del viaggio sul lago di Como il battello a vapore della Società privilegiata di Milano, servirà più specialmente l’ideata strada di ferro per richiamare e conservare a Como tutti i viaggiatori e transiti che fossero deviati di recente, od inclinati a deviare da questa direzione per andare in vece a passare e diffondersi sulle estere strade del lago Maggiore e del Canton Ticino.

Il vantaggio principale di siffatta strada di ferro sarebbe però sempre quello di riunire le due città di Milano e di Como per così dire in una sola, rendendo in certo modo vicini a Milano un lago amenissimo ed i ridenti contorni di Como, e facendo sentire agli abitanti di Como tutti i comodi e divertimenti di questa grande città. Il viaggio da Milano a Como sulla strada di ferro diventerebbe così breve come quello di una semplice passeggiata in carrozza al corso, ed economico per modo da non lasciar più convenienza di farlo a piedi ad alcuno, benchè del più minuto popolo e degli abitanti della campagna. È da ritenersi pertanto che a un dipresso anche il movimento annuo dei passeggieri sull’ideata strada da Milano a Como sarebbe come se tutta la popolazione di Milano e di Como facesse almeno una volta all’anno il viaggio sulla medesima strada di ferro.