Pagina:Progetto di una Stazione Centrale in Milano.djvu/3

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38 giornale dell'ingegnere

menti, senza ostacoli come sarebbero gli antichi Portoni che si trovano al Ponte Beatrice, a quello di Porta Nuova ed altrove o senza far onta a storici monumenti.

Da questa stazione si reca non solo direttamente a Treviglio ma piegando a sinistra, a mezzo di apposita strada di circonvallazione, il convoglio si accosterà alla attuale stazione di Porta Nuova; e dopo breve fermata, onde ricevervi pure quei passeggieri, potrà rivolgersi verso Monza, o dilungarsi verso Sesto-Calende e Novara. Piegando invece a destra si dirigerebbe a Piacenza e Pavia, fermandosi prima in egual modo, se sarà d’uopo, a Porta Romana. L’ampio spazio già disposto al necessario livello per la parte esterna alla città, ove resterebbero l’officina, le grandi rimesse, i magazzini del combustibile ecc., rende agevole la formazione della sede delle varie combinazioni di ruotaje delle diverse strade, sia per la partenza verso i suddetti punti, che pel ritorno alla stazione centrale. Così facendo, come si pratica anche colle due stazioni di Verona, le remote parti della città restano abilitate a scegliere quella stazione che è più a portata della linea da percorrersi fra le ferrate radianti da Milano, senza viaggi di retrocessione.

Per accesso delle merci fluttuanti pel Naviglio interno, si eseguirebbe, come in tipo, lungo la Contrada di Chiossetto una darsena, che non sarebbe soggetta a facili imbonimenti, stante la sua direzione convergente col filone del Naviglio, da cui l’acqua deriverebbe. Lateralmente a questa darsena, verso la tettoja attigua si farebbe un locale di scarico delle merci.

Per l’affluenza dei passeggieri sarebbe a lasciarsi libero, come piazzale, lo spazio che rimarrebbe tra il Naviglio ed il Fabbricato della stazione. Con questo terminerebbero le attinenze delle strade ferrate, e le opere a carico della Amministrazione di esse.

Spetterebbero poi alle sollecitudini del Comune di Milano:

a) L’allargamento e l’opportuna ricostruzione del Ponte di Porta Tosa, con arretramento delle casupole che trovansi sopracorrente del detto Ponte, a destra
della corrente stessa, onde formare un rettifilo col Corso che attualmente serve di mercato d’erbe, da cangiarsi di località, come si dirà in appresso: rendendo altresì più sgombro lo spazio, col sostituire un semplice basamento alle gradinate dell’ivi sussistente colonna monumentale. -

b) L’apertura di una nuova Contrada biforcata per Piazza Fontana e per Contrada Larga, come è indicato in questa Tavola, e da mettersi in comunicazione col detto Corso, sottopassando alla Casa altre volte Lorini, che sta in testa al Corso stesso, mediante tre porte attigue. Il cortile di questa casa, di cui appunto non è compiuto il lato posteriore, sarebbe da convertirsi in pubblica piazzetta, a cui metterebbero capo i due rami della nuova contrada. Così sarebbero opportunamente avvicinati alla Stazione tutti i corsi della Città che convergono al Duomo od a Porta Romana, e quindi alla Contrada Larga.

In questa Tav. III, fig. 1a. è altresì indicata la località e lo scompartimento in massa della Dogana generale occorrente per questa Città, e da collocarsi, com’è nelle viste Superiori, presso la Stazione centrale. Vi si presta assai opportunamente l’ortaglia, quasi affatto sgombra da fabbricati, di proprietà dell’Orfanotrofio maschile, accanto al Bastione tra il Borgo della Stella ed il nuovo Stradone detto Borgo di Porta Tosa, che sarebbe così utilizzato per le affluenze dei veicoli alla Dogana; mentre l’antecedente tronco di questo stesso Stradone, detto di Santa Prassede, può agevolmente sostituire l’attuale mercato delle erbe, da sgombrarsi, come si è sopra indicato. Questo nuovo mercato potrebbe in seguito essere direttamente riunito alla nuova Piazza esterna della Stazione, ossia al ponte di Porta Tosa, mediante l’atterramento di qualche casupola posta fra due viottoli e la piazzetta del Molino, come in tipo. Sarebbe verso il Borgo di Porta Tosa la facciata principale della Dogana, a cui corrisponderebbero nel mezzo un cortile cogli ufficj e l’abitazione dell’Intendente di Finanza e le casse, lateralmente i cortili d’ingresso e d’uscita delle bare, ed agli estremi quelli per l’abitazione e l’ufficio del Capo Ricevitore e del Capo Magazziniere. La facciata posteriore riuscirebbe