Pagina:Progetto di una strada a guide di ferro da Venezia a Milano.djvu/49

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Il ponte è diviso in sei stadii da cinque piazze: la piazza di mezzo è lunga 133 metri, larga 39; le altre quattro sono lunghe 97 metri, larghe 12,60, e vi sono inoltre tre testate, due al ponte girevole, una al continente. Quelle tre testate e quelle cinque piasse si possono, in caso di guerra, convertire in altrettante batterie che spiino e spazzino la laguna tra Venezia e Mestre, che contrastino a qualunque modo di attacco lo stabilirsi nella laguna, il porsi alla gola del forte, l’avvicinarsi al ponte, il percorrerlo per forza o per sorpresa.

E pare poi facile il concludere da tutto questo, che quand’anche si volesse porre per ultimo disperatissimo caso, per ipotesi, che il forte di Marghera si perdesse, la conservazione del ponte farebbe quasi sicuri del riscatto, e ad ogni modo il ponte potrebbe anche da se rendere impossibile la propria conquista contrastandola a palmo a palmo.

191. Ed ecco come far si può che il ponte renda sicura, facile e pronta la comunicazione del forte colla città, col porto; che sia abile alle riscosse; che scambi col forte gli uffici di protettore e di protetto; che sia valido ad accrescere la sorveglianza, la difesa della laguna e del forte; che possa, in ogni peggiore evento, difendersi da sè, e a passo passo.

Ed anche il Tunnel, per cui passa l’acqua ed il vapore, può in caso di guerra esser utile a qualche cosa, perchè si potrà nella notte tener aperto il ponte girevole, e mantenere, mediante il Tunnel, la comunicazione; colle guardie del ponte.

[Perchè convenga dare la preferenza ad un ponte di muro sopra un ponte di legno.]

192. Il ponte è di mattoni cotti con poche pietre vive. Molte utilità prescrivono questa specie di materiali, e proscrivono un ponte di legno:

1.° La sicurezza del forte di Marghera, e la possibilità d’invadere il continente con soldati provenienti da Venezia e dal porto: un ponte di legno potrebbe essere incendiato per un colpo di mano, per un brulotto. I venti, le burrasche stesse potrebbero farvi repentinamente tali guasti da non potersi ristaurar tosto.

2.° La guardia e la difesa della laguna, e la difesa del ponte stesso. Vedemmo che le cinque piazzette, e le tre testate del ponte laterizio, si possono mutare, in tempo di guerra, in otto batterie ottime alla difesa della laguna e del ponte, e questo non sarebbe possibile, od assai difficile, se il ponte fosse di legno.

3.° La durata: i legnami s’infracidiscono presto dappertutto, ma prestissimo nelle acque salse, nella laguna; e la cosa è tanto nota, e tanto evidente, che non occorre dimostrarla. Il ponte di legno costerebbe facendolo della sola larghezza di quello di muro meno del ponte di mattoni prima, cioè nella prima costruzione, ma costerebbe più dopo, cioè alla fine del conto pei continui ristauri, per le frequenti ricostruzioni.