Pagina:Prose e poesie (Carrer).djvu/212

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le medesima è una memoria, rimasta sola di prima ch’esser doveva a due altre, in apologia di Paolo Segneri, contro alcune accuse date al grande oratore dal professore Finazzi. Alle osservazioni del professore, buone per la più parte, e certo meritevoli tutte di commendazione pel nobile intendimento onde sono dettate, il Pezzoli rispose molto severamente, e, vaglia il vero, in questa prima memoria più assai coll’agrezza de’ sarcasmi, che colla solidità del discorso. Sarebbe per altro ingiustizia il portar giudizio di tutta l’opera da questo primo saggio. Appassionavasi pei suoi prediletti autori tutto che morti, come faceva pei vivi suoi amici: da questo sentimento fu consigliato a comporre il sermone dei Matematici, come s’è detto; da questo un Discorso apologetico ad una mia giovanile tragedia composta sulle tracce della Sposa di Messina dello Schiller, e che, rappresentata sul nostro teatro di san Benedetto l’anno 1821, trovò in quel gaio uditorio l’accoglienza che avrebbe fatto superbo uno scrittore di farse; da questo stesso per ultimo la Memoria sulla sacra eloquenza del Segneri di cui abbiamo pur ora parlato. Ma è tempo di passare alla traduzione de’ salmi.