Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/291

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co’ suoi simili, il che è un vero male. Allora e buono l’essere né tutto bianco, né tutto nero; e ognuno vi pigli secondo il suo gusto. Quest’è moderazione, anziché ipocrisia. Pur troppo accade però tra gli uomini tutto il contrario il più delle volte! Trattasi di quistioni di nessun conto? Allora vi si mostrano di fronte, e si recano a sommo vanto il tenervi testa, ed anzi vi aizzano, occorrendo, alla pugna. Trattasi invece di argomento rilevante? Se ne stanno perplessi, facilmente accondiscendono all’altrui volontà, si piccano di modestia.

Vi sono argomenti ne’ quali non è possibile il tenersi a mezz’aria, o, come dicesi, in ponte; altri ve ne sono di cui l’affermare per un lato ammette tacitamente la negazione dal lato opposto. Qui non ha luogo l’artifizio de’ profili. Fino a che si tratta di barba e mostacchi, ornamento o ingombro superficiale, può benissimo chicchessia mostrarsi nudo alla destra, e coperto alla sinistra; e quegli che vede la parte spogliata vedere tanto giusto quanto chi la vestita: ma dove la quistione si aggirasse intorno il colorito delle guance, proveniente da buona salute o da malattia, e intrinseco quindi alla condizione generale del corpo, il mostrarsi pallido da un lato e rubicondo dal lato opposto non potrebbe essere senza offesa della verità, e senza inganno per l’uno o per l’altro de’ riguardanti.

Facciasi dunque ragione della sostanza delle