Pagina:Prose e poesie (Carrer) III.djvu/328

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e già prontissime sarebbero le lingue di molti a sciamare, esser questo un voler proprio fare del fantastico e dell’umorista; e il Viaggio per la mia camera, aver tolto la speranza a chi vuol farsi il Colombo del mondo dell’immaginazione, di acquistar nome collo scoprimento di siffatta contrada.

Da tutto questo mi accorgo esser più facile il declamare contro l’affettazione che il trovar modo a definirla convenientemente, e a mostrare le vie per le quali incamminarsi, chi voglia cansarla. E mi accorgo ancora che una grande affettazione può avervi, e ci ha forse, in quelli stessi che si mostrano più accaniti a volerla bandita. Mi sembra di udirli nulladimeno tutti in coro ripetere che anche in questo prendere a svolgere un argomento, e levarsi da esso senza nulla avere definito, senza nulla avere conchiuso,ci sia non picciola affettazione, come chi facesse mostra di lasciar andare la penna per quel tanto e quel dove che sa andare, poco curandosi se n’esca piuttosto altra che altra cosa. Ed hanno forse ragione, o non foss’altro quella ragione, ne più nè meno, che hanno in molte altre accuse di affettazione intorno ai pensieri e alle azioni di questo o di quello de’ loro fratelli.

Non potrebbesi però trarre da questa diceria un’utile conclusione? Non potrebbesi dire che ci abbia una facilità srrande a dare taccia di af-