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138 | il morgante maggiore. |
cogli altri, ma viene pochetto in fuori, si derivò la voce brocco per intendere uno stecco o fuscello appuntato in modo da pungere; e di qui imbroccare o dar nel brocco, per córre nel mezzo del bersaglio, cioè in quello stecco col quale è confitto il segno.
61. questo conio. Cioè il battaglio.
62. re di naibi, o di scacchi. Naibi è un certo giuoco che fanno i fanciulli. Manfredonio è chiamato così per ischerzo.
64. picciuolo. Picciuolo chiamasi il gambo delle frutte e di simil cosa, e viene dal latino petiolus che significa lo stesso. I Greci lo chiamavano μίχος. Qui chiama picciuolo per ischerzo il battaglio di Morgante.
CANTO OTTAVO.
ARGOMENTO.
Meridiana si battezza, e gode
Col marchese Ulivier d’amore il frutto.
Ordisce Gano una novella frode,
Per cui non è in Parigi un occhio asciutto.
Dal campo d’Erminione il fragor ode
Carlo d’armate genti, e a tal ridutto
De’ paladini è ciaschedun campione,
Che sanza birri van tutti in prigione.
1 Vergine santa, madre di Gesue,
Madre di tutti i miseri mortali,
Per cui salvata nostra prole fue,
Perchè tu ci ami tanto, e tanto vali;
Donami grazia e tanto di virtue,
Ch’i’ mi ritorni a’ baron nostri, i quali
Nella città tornar volevan drento,
E Manfredon ne va poco contento.
2 Anzi chiamava morte a ogni passo,
Dicendo: Omè, quanto pensai felice
Esser per te, Meridiana, ahi lasso,
Ch’io t’ho lassata, or misero e ’nfelice.
Arebbe fatto lacrimare un sasso
Per le parole che talvolta dice,
E tuttavia la gente rassettava,
E ’nverso il suo cammin tristo n’andava.