13 E vide ch’eran dispogliate ancora,
E tutto il dosso vergheggiato avieno.
Partissi, e del palagio usciva fora,
E vide il popol d’allegrezza pieno,
E come volentier ciascun l’onora,
Che tutti reverenzia gli facieno;
Ed accostossi ov’era alcun barone;
Poi cominciò questa degna orazione.
14 Quel vero Dio, che fece prima Adamo,
Poi pel peccato suo volle morire,
Perchè allo ’nferno dannati savamo,
E non si può con ragion contraddire
(Benchè alcun Saracin mi fe richiamo
Del vostro re), qui m’ha fatto venire,
Per liberar non sol le figlie vostre,
Ma perchè a gire a lui la via vi mostre.
15 La qual voi avete per certo smarrita
Per lunghi tempi; e Macon falso e rio
Conoscerete dopo la partita:
Ma il mio Gesù benigno e giusto Dio
Per la sua carità, ch’è infinita,
Perchè egli è grazioso e santo e pio,
Alluminar vi manda, e darvi segno
Ch’alfin v’aspetta nel suo eterno regno.
16 Non ha voluto comportar l’oltraggio,
Che vi faceva il signor vostro a torto;
Questo esser debbe a ogni savio un saggio
Di sua potenzia, poi ch’io l’ho qui morto
Nella presenzia del suo baronaggio:
Da Lui sol venne l’aiuto e ’l conforto,
Lui mi diè forza che così facessi,
E fe che ignun non si contrapponessi.
17 Lui vi spirò, potete intender certo,
Ch’alla giustizia dar dovessi loco,
Però che troppo l’aveva sofferto;
Ed or per trarvi dell'eterno foco,
Vuol ch’io vi mostri il vostro errore aperto,
Nel qual cresciuti siete a poco a poco:
Però tornate tutti al cristianesimo,
Chè non si può in ciel ir sanza battesimo.