68 Ma voglio un altro patto, se ti piace,
Che s’io ti vincerò nella battaglia,
L’abate liber sia lasciato in pace
Dalla tua gente sanza altra puntaglia33:
Così, se ’l mio pensier fussi fallace,
Questo caval ch’i’ ho coperto a maglia,
Vo’ che sia tuo; ma stu m’abbatterai,
A ogni modo che dich’io l’arai.
69 Poi che l’accordo così si fermava,
Ognun quanto volea del campo tolse:
Come Brunoro il suo destrier girava,
Così Rinaldo Baiardo rivolse:
Il Saracin la sua lancia abbassava;
Sopra lo scudo di Rinaldo colse,
Passollo tutto, e pel colpo si spezza;
Rinaldo ferì lui con gran fierezza.
70 E passògli lo scudo e l’armadura;
Per mezzo al petto la lancia passava,
Due braccia o più d’una buona misura
Dall’altra parte sanguinosa andava;
E cadde rovesciato alla verzura;
L’anima nell’inferno s’avviava:
Gli altri Pagani, veggendol morire,
Ulivier presto corsono assalire.
71 Rinaldo non avea rotta la lancia:
Il primo ch’egli scontra de’ Pagani,
Gli passò la corazza, e poi la pancia;
Poi con Frusberta sgranchiava le mani:
Ed Ulivier, ch’è pur di que’ di Francia,
Que’ Saracini affetta come pani,
E sopra Vegliantino era salito;
E del diciotto teneva ogni invito34.
72 Allor Dodone all’abate correa,
Il quale era legato molto stretto;
Tagliò il capestro, e le mani sciogliea:
L’abate presto si misse in assetto;
Uno stangon dalla porta togliea,
Ch’a un Pagan levò il capo di netto;
Poi nella calca in modo arrandellollo,
Ch’a più di sei levò il capo dal collo.