29 Lasciali pure andare a lor cammino:
Avevon già passata una montagna
Di notte, e come apparve poi il mattino
Vidon molti Pagan per la campagna;
Disse Rinaldo: O giusto Iddio divino,
Che gente è questa sì feroce e magna?
Or ti conosco, car mio Fuligatto,
Non mi lasciar, fratello, a questo tratto.
30 Disse colui: Non creder ch’io ti manchi:
Morte da te mi può divider solo;
Dove tu andrai sarotti sempre a’ fianchi:
Andiam pur presto assaltar questo stuolo;
Chè io per me gli stimo men che i granchi.
Ecco il signor che innanzi viene a volo:
Fannosi incontro a questo capitano
E ’l salutorno; e così fe’ il Pagano.
31 Domandorno il Pagan com’egli ha nome:
Rispose: Io son Dulivante Pilagi:
A Saliscaglia vo a posar le some,
Perchè Rinaldo e’ suoi fratei malvagi
Offeso m’hanno, non ti dico come,
Datoci morte e tormenti e disagi,
Ed or si vanno con le dame a spasso;
Ma insin di qua si sentirà il fracasso.
32 Cotesta alfana per Macon m’attaglia.
Disse Rinaldo: Ed a me il tuo cavallo.
Disse il Pagan: Proviangli alla battaglia:
Disse Rinaldo: Suona pur, ch’io ballo.
Io vo’ ch’ella mi porti a Saliscaglia,
Tu farai innanzi vi sia più d’un callo.
Io vi sarò, e farò mia vendetta.
Disse Rinaldo: Come n’hai tu fretta?
33 E’ fu sempre un ribaldo, un traditore.
Disse Rinaldo: Io me ne maraviglio;
Sentito ho ragionar del suo valore:
Non gli saresti, Pilagi, famiglio.
Dunque tu vuoi pigliarla per suo amore?
Disse Rinaldo: E per suo amor la piglio.
Piglia del campo, rispose il Pagano;
E volse un suo morel tutto balzano.