Pagina:Quel che vidi e quel che intesi.djvu/205

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anni siasi, di fatto, perduta l’indipendenza dello Stato col perpetuarsi degli interventi e, mentre furono scontentati i popoli per cresciuti aggravi e rigori, d’altra parte e l’Amministrazione e la Legislazione e la prosperità materiale dello Stato non fecero che piccolissimi passi, se si considera il grande intervallo di cui siam lontani dalle più civili nazioni.

«Non è qui il luogo di proporre i sistemi di ordinamento politico. Sono desti i sospetti e vivi i rancori che impedirebbero un netto giudizio su tali proposte; ma vi sono pure bisogni e desiderii tanto universalmente sentiti ed onesti che possono, senza velo, esporsi; e che, quando giungano al trono del Pontefice, quasi non può dubitarsi non vengano ascoltati.

«Se il Municipio chiederà al Pontefice che un’amnistia consoli le numerose famiglie degli esuli e dei prigionieri per causa politica; che lo Stato venga liberato dal peso e dal disdoro delle occupazioni francese ed austriaca ordinando, in pari tempo, un esercito del paese, sufficiente e non inferiore per istituzioni militari ai buoni d’Europa; se chiederà che venga finalmente promulgato un Codice, che dalla procedura civile si tolgano le lungaggini e le eccessive spese e dalle criminali le brutte anomalie dei Tribunali eccezionali e le consuetudini di lentezza; se chiederà le imposizioni abbiano un più equo riparto, sicchè sieno veramente secondo ricchezza e che vengano d’altronde alleviate quelle che troppo pesano sui poveri: se chiederà che, in pari tempo, venga dato impulso ed aiuto al commercio, all’industria e alla agricoltura e questo con l’abbassare i diritti doganali sulle materie prime, col render libero lo scambio dei cereali, col togliere l’impaccio dei passaporti da Provincia a Provincia dello Stato; con gli Istituti di Credito, con le nuove vie, con le Scuole Tecniche per i commercianti e per gli artefici, con l’adozione del sistema metrico di pesi e misure.

«Se queste ed altre simili cose chiederà il Municipio di Roma, chi dubiterà che desso non abbia parlato secondo il voto di Roma soltanto, ma di tutto il Paese?