Pagina:Ragguagli di Parnaso.djvu/28

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4 RAGGUAGLI

ficij ricevuti, e della ricordanza della passata amicitia.

Ma mirabilissimi sono quegli Occhiali fabbricati con maestria tale, che altrui fanno parer le pulci elefanti, i pigmei giganti, questi avidamente sono comperati da alcuni soggetti grandi, i quali ponendoli poi al naso de i loro sfortunati Cortigiani, tanto alterano la vista di quei miseri, che rimuneratione di cinquecento scudi di rendita stimano il vil favoruccio, che dal Padrone venga loro posta la mano nella spalla, ò l’esser da lui rimirati con un ghigno, ancor che artificioso e fatto per forza.

Ma gli Occhiali ultimamente inventati in Fiandra à gran prezzo sono comperati da gli stessi gran personaggi, e poi donati à i loro Cortigiani, i quali adoperati da essi fanno parer loro vicinissimi quei premij, e quelle dignitadi, alle quali non giunge la vista loro, e forse non arriverà l’età.

Oltre à ciò, nello stesso Fondaco (ma però à prezzo carissimo) si vendono gli occhi humani, e sono di ammiranda virtù, poiche non è possibil credere quanto altri migliori le cose proprie, quando le rimira con gli occhi d’altri. Anzi gli stessi Politici sopra la coscienza loro affermano, che non con altro istrumento, altri meglio può giunger alla felicità di conseguir quella eccellentissima vertù, tanto ambita da gli huomini grandi, del Nosce te ipsum.

Si vendono anco in quel Fondaco alcuni Compassi, non già fabbricati di argento, di ottone o di acciaio, ma del puro interesse della più soprafina riputatione, che si truovi in tutta la miniera dell’honore, e sono mirabilissimi per misurar con essi le proprie attioni; poiche l’esperienza chiaramente ha fatto conoscer ad ogn’uno, che i Compassi fabbricati della vil


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