Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/239

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e i saggi consigli che, in molte circostanze, dal senno maturo di lui egli ricevette, ci rendono agevole il congetturare che di molto dolore gli sarà stata cagione la morte di un parente e di un amico di tanta autorità presso di lui, quale gli fu per molti anni il marchese Francesco.

Mentre nelle armi al servigio del suo principe stavasi esercitando in Italia Raimondo Montecuccoli, un nuovo aspetto era andata prendendo quell’interminabile guerra de’ trent’anni che dietro di sé doveva lasciare tante rovine. Per la morte del cardinal Richelieu nel novembre del 1642 , e per quella di Luigi XIII che accadde nel maggio dell’anno seguente, la somma delle cose in Francia venne in mano al cardinal Mazzarino, che lo sforzo maggiore di quella nazione rivolse non più, come il suo predecessore aveva fatto, contro la Spagna, ma invece ai danni dell’impero. Nondimeno in sui primordii l’esercito francese fu battuto dall’animoso Jean de Werth; ond’è che, a riparare gli oltraggi della fortuna, andassero nella Germania i due più strenui generali di Francia, Turenna da prima e poscia Condé, de’ quali il primo, come vedremo, fu emulo glorioso del Montecuccoli. Più giovane di due anni, il francese aveva come lui incominciato nell’anno medesimo, che fu il 1625, il servizio militare come volontario, e nello stesso mese di dicembre del 1643 partivano, l’uno di Francia e l’altro d’Italia, per la Germania, che doveva essere il campo ove, sapientemente combattendo, più tardi entrambi avrebbero conseguito gloria imperitura.

Se in miserrimo stato trovava il Turenna le truppe francesi, in condizioni non meno tristi erano per venire quelle tra le quali doveva militar il Montecuccoli. Allorché ebbe il francese faticosamente riordinate ed accresciute le genti affidategli, e dato sesto l’italiano alle cose sue, entrarono contemporaneamente in campagna; non però a fronte l’uno dell’altro, imperocché Raimondo era stato mandato contro gli svedesi, ed il Turenna, insieme col Condé, campeggiava sul Reno, d’onde il Mercy, che aveva già conquistato Friburgo, fu costretto a ri-