Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/358

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il 24 di aprile del 1657 un barone di Stom, che era un agente estense in Germania, la corrispondenza del quale, altre notizie sarà per somministrarci. Lunghe furono le pratiche che successivamente a quelle prime occorsero per ottenere che Leopoldo, il quale non aveva allora l’età prescritta per cingere la corona imperiale, conseguir la potesse, essendoché, come scrive il Carlson, il Mazzarino proponeva per imperatore il re Carlo Gustavo, al quale larghi sussidii avrebbe egli dato; ma esso re a sua volta aveva proposto o l’elettore di Brandeburgo, o il duca di Savoia: il primo di questi due ricusò, dice il Nani, quell’offerta, preferendo di restare principe ricco piuttosto che povero imperatore . Di un altro e più lieto motivo del ritardo del Montecuccoli a muovere pel campo, ci facciamo ora a tener parola. Poiché non erano riusciti i disegni da lui meditati di rimettersi a ferma stanza in Italia, ed ivi ammogliarsi, ed attendere alle cose sue e al servigio del suo principe; non altro a fare gli restava, se non quello che già aveva pensato pel caso che rimaner dovesse in Germania, sposarvi cioè una tedesca, con che si sarebbe procacciato alcune buone aderenze da poter giovarsene nelle mutabili circostanze della sua vita militare, o quando il crescere degli anni gli avrebbe consigliato un onorato riposo.

Dicemmo già di un trattato ch’egli ebbe di matrimonio, che poi non sortì effetto; ed ora verremo a dire che, essendo, stato in relazione col maggiordomo principe Dietrichstein, s’elesse, lui morto, a compagna de’ suoi giorni Margherita, figlia