Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/472

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dove troverebbe un altro esercito, se perdesse quello del Montecuccoli? Ma rispondere gli si poteva che non sarebbe stato troppo ardua cosa il ritrovarlo, essendo scarso quello mandato in campo, né tale da esaurire le forze degli stati imperiali; ed inoltre, che quel piccolo esercito non era per altro pagato dagli olandesi, se non perché a scampo loro si adoperasse. E questo in effetto rappresentava al Montecuccoli un Ameronge, commissario loro presso di lui, lamentando che non conducesse le sue truppe più presso all’Olanda. Se non che avrebbe dovuto quel generale, per ciò fare, cimentarsi in battaglia co’ francesi, contro gli ordini ricevuti. Pertanto egli si ristrinse a rispondere, che era tornato di grande giovamento all’Olanda l’aver richiamato al Reno una buona porzione de’ soldati francesi che l’avevano invasa, e con questi il Turenna e il Condé, dai quali più non avevano molestia. Onde aveva potuto l’Orange uscire in campagna, e fortezze erano state sgombrate, ed era cessato l’assedio di Groninga; grande sollievo questo alle depresse fortune di quel paese. E tali cose erano infatti conformi al vero, benché nel suo segreto ben sapesse il Montecuccoli, che era un’aquila alla quale s’eran tarpate le ali; che se fosse egli stato libero di operare a sua posta, ben altro avrebbe saputo fare in pro di quegli alleati dell’impero. Noi lasciammo questo generale in aspettazione di Turenna e di Condé, che si avanzavano verso il Reno, e diremo ora che, per evitar conflitti, venne egli richiamato dai ministri, o corrotti o deboli, di Vienna. Fece adunque ripassare il fiume a quell’antiguardia alla quale aveva pensato di congiungersi per proceder oltre, e s’avviò verso l’Assia Darmstad, paese men desolato di quello che abbandonava. Di là andò per pochi giorni a Vienna, come ci avvisa una lettera del cinque di dicembre scritta dal Dragoni. Da altra del 20 di quel mese appare poi che, durante la breve assenza di lui, fossero dissidii tra il Bournonville, che aveva lasciato in suo luogo, e l’elettore di Brandeburg, per cagion forse di quegli 80.000 talleri, pagati, dice il Dragoni, a quest’ultimo dagli olandesi, aggiungendo che ciò era stato dissimulato, colla solita sua prudenza dal Montecuc-