Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/520

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e al quale i posteri confermarono que’ plausi che i contemporanei gli tributarono; non senza però che si deplorasse la devastazione da lui ordinata di tanti territorii, e la parte da lui avuta nelle guerre civili del suo paese. In buon punto lo colse la morte, quando su lui brillava tuttavia un’aureola di gloria, in procinto di commettersi in una battaglia della quale non è chi possa dire di sicuro quale sarebbe stato l’esito. Io so bene che la vanità nazionale fece dire ad alcuno scrittore francese che il vincitore sarebbe stato Turenna; e so che Fléchier, adulatore sul pulpito, e il gesuita Tournemine, ignari senz’altro di ciò che fosse la strategia, osarono affermare, questi che a Montecuccoli fu risparmiato il rossore d’una sconfitta; e il primo che atterrito Montecuccoli pensava a ritirarsi, e che la Francia attendeva il buon successo di un’impresa che, secondo tutte le regola della guerra, s’aveva a ritenere infallibile: ma so ancora che i fatti a nostra notizia danno una mentita a coteste gonfiezze rettoriche. Sia pure, come alcuni scrittori francesi asserirono, che avesse manifestato Turenna la fiducia di riportar vittoria, il che poté anche avere egli detto per inspirar coraggio a’ suoi soldati, poiché evitar non poteva la battaglia; ma la stessa sicurezza nel trionfo espresse il Montecuccoli al Cavaignac, secondoché quest’ultimo lasciò scritto. E a me sembra che più ragioni stessero allora a far credere meglio fondata l’opinione del Montecuccoli. Aveva egli infatti occupate le posizioni migliori, e disposte le truppe in modo che Turenna medesimo non credé si potessero assalire con vantaggio se non da un lato; che se poi da quella parte avesse egli lanciate le sue truppe, a gravi disastri sarebbe facilmente andato incontro. Leggiamo infatti nell’opera tante volte citata delle Azioni di generali e soldati italiani, che la debolezza apparente di quella posizione non era che un’insidia dal Montecuccoli tesa al Turenna, trovandosi là infatti nascosto un grosso corpo d’imperiali, che da più parti sarebbe piombato sui francesi, se avessero preso quella strada; e già per noi fu detto che di cotali artificii aveva già fatto uso il Montecuccoli per tentare di trarre Turenna ad assalirlo: e tante prove ab-