Pagina:Raimondo Montecuccoli, la sua famiglia e i suoi tempi.djvu/595

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un membro in mal punto traviato dal suo capo, lasciandogli in questo caso il corpo ogni balia, per rintuzzare questa parte ribelle, come è seguito; poiché neppur uno Stato o Prencipe dell’Impero se ne è alterato, ma per lo contrario tutti hanno applaudito ad un’opra d’autorità, e di giustitia di Sua Maestà; sperando di vederne ben tosto altrettanto agli altri aderenti della Francia. Ma non permettendo la stagione di andare in Westfalia e trovandosi per accidente ben più fastidioso così incomodato di salute il conte Montecuccoli, che non potea operare con tutta quell’estensione che richiedea la condotta d’una sì vasta armata, accresciuta per l’unione del Prencipe d’Oranges di quella di Spagna, e d’Olanda, convenne per necessità contentarsi e dividersi sino ad un’altra fiata; essendo ritornato il Prencipe nelle terre di Sua Maestà Cattolica, et de’ Stati Generali sostenuto dalla cavalleria dell’Imperatore comandata dallo Spork e dal Prencipe di Lorena, che ne sono li generali.
Dopo di che l’armata fu ripartita colle truppe di S. A. il Duca di Lorena nel paese di Colonia, et altri vicini d’ambe le sponde del Reno.
Trattanto la grandezza di quest’atione ha portato a’ francesi (non si dice già il timore) ma tanto pensiere, che quaranta, o cinquanta leghe di là, essi hanno abbandonato Vitrecht, Vordensteinuich, Amersfort, Campen, e parecchie altre piazze, che son ritornate al dominio de’ Stati Generali come naturalmente, e senza metter la mano alla spada; et il Re di Francia ha creduto di molto guadagnare perdendo queste conquiste; solo ritirandone in salvo le sue truppe: il gran fatto che solo ha potuto riuscire al Duca di Luxemburg, dopo la partenza del conte Montecuccoli, al di cui gran giudicio, e valorosa condotta, devonsi tutte queste belle operationi che habbiamo divisato, e sono succedute allora ch’egli ha animato colla sua presenza e col prode suo spirito l’armata, e che egli con la sua grande saviezza ha data la mano alla fortuna di Sua Maestà.
Faccia Iddio che questo grand’Homo duri quant’egli è necessario per il sostegno dell’Europa, poiché egli non è sol rinomato per queste operationi contro la Francia nella congiuntura della guerra presente, e delle passate, ma anzi per quelle che sono seguite contro la potenza Ottomana; dove nel punto estremo fece cotanto spiccare la prudenza e valore, alla vista di molti de’ più bravi di Francia, che ci si trovarono, che l’impressione di allora ha cagionato questa veneratione ch’han dimostrato per il suo merito; sì grande che hanno deferito (per dir così) in questa campagna a quanto, è a lui piaciuto.