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L’ATLANTIDE
Il poeta Esperio idoleggia nell’arte sua ed animosamente propugna i più nobili Ideali umani. I briganti dell’ordine lo combattono con le arti più vili. Assalito da tutte le parti, sconfessato dagli amici, trattato da ribelle e da pazzo, si ritrae nella solitudine. Lo spettacolo delle cotidiane ingiustizie lo fa disperare della redenzione sociale. Edea lo riconforta e lo invita a seguirla fino all’Atlantide, dove ha regno l’Utopia madre del Vero. Il giovane racconsolato e infiammato di nuovo entusiasmo, si lascia guidare al salutare viaggio.
La barca meravigliosa. Esperio ed Edea traversano il Mare dell’Ottantanove. La cittadella borghese. La tartaruga a tre teste. Re Testadilegno. Costumi e governi borghesi. Il Frantojo. S. E. Fottuttio. Gli apostoli del vento. Il Magazzino delle Parrucche. Il conte Zero e la sua novissima strategia. Morire e non vincere. Guerra e miseria. Apostrofe a Garibaldi.