Pagina:Rapisardi e Carducci - Polemica, Catania, Giannotta, 1881.pdf/73

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il verbo ritenere con l’indicativo, sebbene la grammatica prescriva che, quando il secondo verbo esprime cosa di tempo presente, la quale, quantunque certa per colui che parla, si possa da altri mettere in dubbio (come è appunto nel caso nostro) è indifferente usare l’indicativo ovvero il congiuntivo. Tuttavia io non userei mai, per tutto l’oro del mondo, l’indicativo: ci andrebbero anche di mezzo le mie povere orecchie! E poi: ma che sul serio il Prof. Carducci vuol scendere a codesti pettegolezzi? Davvero lui vuol trovar da ridire nei versi del Rapisardi? Senza dubbio egli non avrà allora coscenza dei suoi peccati di prosodia, commessi prima di quel reato che sono le Odi Barbare. Dovrebbe risuonargli tuttora, come eco lontana, nell’orecchio quel suo noto verso del Canto dell’Italia in Campidoglio, Venda a un lord archeologo inglese che vorrebbe passar per endecasillabo! e gli altri: tutto lampeggia quel che ama e piace, ch’è di dieci, e lo stesso: tu solo — pensa — o ideal sei vero, che zoppica anch’esso, non ostante i due trattolini fra cui l’autore s’è sforzato di esiliare quel pensa, etc.