Pagina:Regno di Sardegna - Proclama 13 ottobre 1821 (Carlo Felice).djvu/4

Da Wikisource.

Di voi, abitanti della nostra capitale, Ci è noto il contegno; se un’audace fazione vi sorprese col tradimento e colla forza, se corrotti giovani ingrossarono il numero de’ ribelli, la vostra tristezza in quelle scene funeste, era non dubbia interprete dei vostri sentimenti e della vostra fede; e la continuazione di questi nobili sentimenti Ci renderà grato il soggiornare presso di voi, e vi assicurerà la nostra Sovrana benevolenza.

Voi tutti, Sudditi nostri amatissimi, riponete in Noi la vostra fiducia; le nostre cure sono intieramente rivolte ai veri vostri interessi; riunitevi concordi al mio Trono, che i vostri Antenati hanno sostenuto, e difeso col loro amore, colle loro virtù, col loro braccio, e dal quale hanno ottenuto sicurezza, giustizia, premii, onori, e protezione.

Ritorneranno così i tempi avventurati, in cui, disprezzate le ingannevoli, e perverse teorie dei giorni nostri, imperava il vero principio, che la Religione, i buoni costumi, l’affetto paterno del Re, l’obbedienza e la divozione de’ sudditi sono le sole basi immutabili della felicità de’ Popoli.

Dato a Govone li tredici ottobre mille ottocento ventuno.

CARLO FELICE




TORINO, DALLA STAMPERIA REALE.