Pagina:Relazione 28 febbraio 1861 (Comitato Nazionale di Fano).djvu/18

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ciazione, per rialzar gli animi dalla prostrazione in cui eran caduti e prepararli a nuove fatiche.

Quelli fra noi che qui restavano egli raccolse intorno a lui; si ricompose il Comitato, si riassunsero le interne corrispondenze, si crearono relazioni esterne colle libere provincie; si estese viemaggiormente la società fra le persecuzioni e gli odii della polizia e de’ soldati papali, sempre in attitudine di sospetto e di guerra; e fu alimentata e sostenuta come prima nei cuori la pura religione della patria colla diffusione degli scritti e delle notizie, colla ben mantenuta gerarchia, col supremo conforto della speranza, colle larghe e generose contribuzioni pei bisogni della Nazione, dell’armamento, dell’emigrazione, e con quelle improvvise dimostrazioni che più d’una volta misero lo sgomento nella indarno vigilante masnada che ci opprimeva.

Giunse finalmente il sospirato giorno che dovea por termine a tanti dolori. E noi rafforzati da alcuni degli esuli che, liberi di sè, erano accorsi fra’ primi ad affrontare gli sgherri di Roma, agendo al fine alla luce del sole, promovemmo a decoro della città nostra il maggior concorso al solenne voto che ci unì alla gran famiglia Italiana, guidammo la pubblica opinione nell’esercizio dei conquistati elettorali diritti, aprimmo e conducemmo a termine le trattative per la ricostituzione della Società, che or vi annunciamo.

E basti di noi; che ci tarda di sciogliere quel debito di gratitudine che abbiamo verso coloro i quali tanto s’adoprarono per la fondazione e lo sviluppo di questa nostra fanese associazione, per l’onore e pel lustro di questa nostra Città.

Molti trattenuti ancora in servigio della patria, o nelle fila dell’esercito, o negli uffizi civili seguono da lungi con vivo e crescente interesse i progressi nostri; altri qui s’adoperano tutt’oggi con persistente cura a giovarli — A tutti giungerà doppiamente gradito un segno di cittadina memoria e riconoscenza che, in mezzo a sì grandi mutazioni, lor viene spontaneo da chi li ha conosciuti dappresso, e dividendo i loro pericoli e le loro fatiche, ne ha potuto giustamente apprezzare le rare doti di mente e di cuore, l’illuminato e costante patriottismo, le forti e incrollabili convinzioni. Vi proponiamo pertanto la seguente deliberazione.