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Camera dei Deputati — 128 — Senato della Repubblica


ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti



le liste di Castiglion Fibocchi sono evidente esempio. E dato infatti rilevare come la Loggia P2 annoveri tra i suoi iscritti persone di varia provenienza, spesso anche collocate su versanti apparentemente opposti; sono così contemporaneamente nella loggia, come ha notato il Commissario Covatta, coppie di nemici celebri, come Il generale Miceli e il generale Maletti e, per restare nel campo degli affari, Mazzanti e Di Donna, notoriamente avversari nell’ultimo periodo di presenza all’ENI. Soccorre a questo proposito il rilievo contenuto nel piano di rinascita democratica sulla eterogeneità dei componenti della loggia prevista come elemento connotativo dell’organizzazione.

Un dato questo che ci mostra la funzione strumentale della loggia presso chi dell’operazione aveva il controllo generale, e cioè il suo Venerabile Maestro, che appunto dalla eterogeneità dei componenti traeva uno dei non secondari motivi del suo potere, in quella logica di contatti verticali tra la base ed il vertice che, come abbiamo visto, è caratteristica strutturale della Loggia P2.

La loggia stessa in questa prospettiva ci appare come una sorta di camera di compensazione, della quale sono testimonianza eloquente gli accordi finanziari di vario tipo trovati tra le carte di Castiglion Fibocchi; si comprende allora il valore che poteva assumere nel mondo finanziario un centro di mediazione di interessi diversi così costituito e così protetto e risalta appieno il ruolo che in tale contesto veniva assegnato al Venerabile Maestro della loggia.

Emblematica in tale senso è la gestione del «gruppo Rizzoli» nella quale non solo questo articolato stato di cose trova significativa ed esemplare applicazione, ma che altresì ci consente di pervenire ad alcune importanti conclusioni in ordine al rilievo politico assunto’ dalla loggia ed all’ampiezza di respiro dei suoi progetti e delle sue ambizioni. L’analisi dell’assetto proprietario del Corriere della Sera ci conduce a risultati conoscitivi che fugano ogni dubbio residuo sulla proponibilità di tesi di taglio riduttivo, quando si voglia comprendere e valutare nel suo significato reale un fenomeno quale quello costituito dalla Loggia P2 e dalle attività che in essa e tramite essa. venivano progettate e gestite da gruppi e forze anche disparate, ma unificate dalla convergenza di interessi su situazioni determinate.

Il dato dell’acquisizione del Corriere della Sera nell’ orbita di influenza della Loggia Propaganda denuncia una inequivocabile connotazione di rilevanza politica e letto in parallelo al dato precedentemente enucleato sull’ambiguo rapporto che lega Gelli agli ambienti dei Servizi segreti lascia intravvedere le linee generali di un allarmante disegno generale di penetrazione e condizionamento della vita nazionale. Se le ombre e le zone di ambiguità sono ancora molte, e solo in parte sarà possibile farvi luce, quello che emerge con nitida chiarezza all’attenzione dell’osservatore è che un siffatto fenomeno assurge a questione di rilievo politico primario, come altrimenti non potrebbe non essere, per il coinvolgimento di attività e funzioni non solo pubbliche in senso stretto, ma altresì rilevanti per l’interesse della collettività, secondo la precisazione contenuta nell’articolo 1 della. legge istitutiva di questa Commissione.