Pagina:Relazione della Commissione parlamentare di inchiesta sulla Loggia P2.pdf/151

Da Wikisource.
Camera dei Deputati — 143 — Senato della Repubblica


ix legislatura — disegni di legge e relazioni — documenti



maggioranza di governo che non includesse, in qualche modo, il partito comunista stesso.

Quanto ci è dato riscontrare, riferendoci ai dati sinora acquisiti, è che l'instaurarsi di questa nuova situazione si accompagna al contemporaneo dispiegarsi di due concorrenti attività:

a) nel 1977 - prima operazione di ricapitalizzazione del gruppo Rizzoli viene acquisito alla loggia un primario strumento di formazione dell'opinione pubblica e viene iniziata una vasta operazione di espansione nel settore della stampa quotidiana;

b) Licio Gelli procede ad una selezionata acquisizione di uomini collocati in ruoli centrali e determinanti della pubblica amministrazione, dei vertici militari nella loro massima espressione, della dirigenza più qualificata del mondo bancario e finanziario.

Non sembra, a questo punto del discorso, un voler forzare l'interpretazione il riconoscere che i fenomeni descritti sono legati da un rapporto di causa ed effetto, e che i dati che abbiamo allineato all'attenzione dell'osservatore si pongono con un rilievo tale, sia per il numero e il peso delle persone coinvolte, sia per la quantità di mezzi impiegati, da non consentire di confinare operazioni di così vasto raggio nell'ambito indefinito della casualità e della coincidenza.

Se vogliamo collegare questi dati al complesso delle considerazioni svolte nel corso di tutto il lavoro passando da un apprezzamento puramente esterno degli accadimenti ad una lettura che entri nel merito dei contenuti, siamo allora in grado di affermare che fatti ed avvenimenti sembrano invece legarsi tra loro secondo una logica ben precisa. Posti di fronte alla nuova situazione che si era venuta ad instaurare, Lido Gelli e gli uomini che nella sua loggia e tramite essa si esprimevano — il gruppo che si riconosceva nel piano di rinascita democratica dove si stigmatizzava nel partito comunista «la sua capacità di mimetizzazione pseudo.liberale in seno alla nuova società italiana composta di ceti medi» — dovette realisticamente prendere atto della situazione ed approntare le opportune misure di intervento. Nasce così l'operazione di concentrazione di testate che opera programmaticamente nel senso di allineare, Corriere della Sera in testa, un blocco di quotidiani nel quale si riconoscesse la maggioranza di quei ceti medi rivelatisi capaci di così imprevisti scarti elettorali. Ed è in parallelo a questa operazione che si svolge quella di affiliazione, selettivamente mirata, di tutta una serie di personaggi senza i quali e contro i quali è difficile governare, in ragione del personale peso specifico e della collocazione strategica degli incarichi loro affidati.

Il controllo di queste situazioni-chiave costituisce il rovescio della medaglia, imprescindibile per la comprensione del vero significato del prudente appoggio alla politica di graduale inserimento del partito comunista nell'area di governo, consentito a livello di immagine ma che gli uomini della Loggia P2 non potevano accettare senza precostituire nella sostanza una sorta di meccanismo di garanzia. Il senso reale dell'operazione Corriere della Sera ci appa-