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20 ricordi di londra.

far temere ad ogni momento che scricchiolino e si spezzino tutti insieme come una sola gran macchina scomposta da un urto violento. Tra carro e carro, lungo i marciapiedi, facchini carichi, ragazzi con carrettine a mano, lunghe file di uomini con cartelloni d’annunzi appesi al collo, affaccendati a salvarsi la vita. A ogni cantonata, quel torrente immenso d’uomini e di cose trabocca in larghi canali, riceve affluenti, si spande e ristagna in piazze e cortili, filtra nei vicoli e nei chiassuoli in torti rigagnoli che si perdono fra le case. Mentre vado innanzi così, trascinato dalla corrente, sento un fischio acuto sopra il mio capo, alzo gli occhi e vedo passare un treno di strada ferrata sopra un altro ponte che accavalcia la strada. Quel treno è appena passato, odo un altro fischio da un’altra parte; e vedo trasvolare un altro treno sopra i comignoli delle case laterali. Nello stesso momento, dalla parte opposta, esce un nuvolo di fumo da una larga apertura della terra: è un terzo treno della strada ferrata sotterranea che passando un istante all’aperto, fischia un saluto alla luce. Arrivo all’imboccatura d’una larga strada; vedo in lontananza il Tamigi, i ponti; su quei ponti altri treni che si seguono e s’incontrano sotto gli archi, battelli a vapore che passano inchinando i tubi come grandi alberi curvati dal vento, lunghe file di barconi rimorchiati da piroscafi, sciami di zattere e di barchette; e lungo le spallette dei ponti processioni di gente che spariscono sulla riva opposta. Andando innanzi, altre strade di cui non si vede la fine, fiancheggiate da edifizii enormi, corse da altri torrenti di gente. E da per tutto il fracasso di ponti di ferro tremanti sotto il peso di lunghissimi treni, fischi, sbuffi di fumo, soffi affannosi sopra il mio capo, sotto i miei piedi, vicino e lontano, per terra, per aria e per acqua, una gara, una furia di cose che partono e di cose che arrivano, una continuità di fughe, d’incontri, e d’inseguimenti accompagnati da uno strepito di schiocchi, di cigolii, di scalpitii, di rimbombi; lo sparpagliamento di una grande batta-