Pagina:Ricordi storici e pittorici d'Italia.djvu/57

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modo comparivano riccamente ornati i soldati i quali erano chiamati a prendere parte agli onori del trionfo. Anche la schiera dei prigionieri trasse a sè la generale attenzione. I loro abbigliamenti di colori svariatissimi, distrassero gli spettatori dal triste aspetto delle loro stanche fisonomie. Eccitarono poi il massimo stupore i magnifici baldacchini. Si temeva che gli uomini i quali erano destinati a portarli non avessero la forza di reggerli. Taluni erano a tre o quattro piani, disposti nel modo il più sorprendente ed il più artistico. Parecchi erano ricoperti di tappeto ricamati in oro, e tutti poi ornati di ricchi fregi in oro, ed eburnei. La guerra vi era rappresentata sotto tutte le sue forme, ed in ogni suo aspetto. Vi si scorgevano contrade interamente devastate; intere file di nemici morti, posti in fuga; prigionieri: immense ed alte mura, le quali rovinavano all’urto delle macchine; ricche città prese di assalto, e nell’interno le schiere le quali vi si erano precipitate; torrenti di sangue; meschini disarmati i quali domandavano misericordia; tempi e case in fiamme, le quali precipitando rovinavano sopra i loro abitatori; finalmente, in mezzo a tutta quella desolazione un fiume che volgeva le sue onde, non già per irrigare i campi o per dissetare gli uomini e gli armenti, ma per ispegnere quel generale incendio.»

«Tutto ciò narravano gli Ebrei avere sofferto durante quella accanita guerra. Laccurata rappresentazione dava idea di tutto quanto era avvenuto, anche a quelli che non vi erario stati presenti. Presso ogni baldacchino stavano i condottieri dell’esercito nemico, in attitudine di prigionieri. Seguiva una quantità di barche. Il bottino di guerra era immenso, ma tutto scompariva al cospetto degli arredi del tempio di Gerusalemme; la tavola d’oro del peso di molti talenti; un candelabro parimenti in oro, ma di forma diversa di quelli in uso per gli altari. Il fusto nel mezzo era fissato nel piede, e da questo si staccavano aste sottili a foggia di tridente, ed alla sommità di queste stavano lampade di rame, in numero di sette, simbolo presso