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VI

PUCCIANDONE MARTELLI

I

Si lagna delle pene che gli dà Amore e chiede a madonna
che si mova a pietà del suo dolore.

Lo fermo intendimento, ched eo aggio,
porto ’nfra vene si celatamente,
che quei che da me più creder lo sente,
ne sa altrettanto quanto ’l più selvaggio.
5E regna in me si vertudiosamente
Amore, che ’n tal loco, u’ lo cor aggio,
mi fa stare, che certo non saggio
seria, se stesse senza forza niente.
Tal è lo convenente.
10O bona gente, per Dio non guardate
d’Amor, che ’n veritate
pien è d’erro’, che ’n gio’ m’ha dato pene,
e di tale mi tene — innamorato,
che eo da lei son neente amato:
15signor senza pietate,
che già non è tra cui mi ten servente
e grave senza colpa penetente.