Pagina:Rimatori siculo-toscani del Dugento.djvu/213

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vii - bacciarone di messer bacone 203

25Unde noi, e’ hanno e tienno in lor podire,
noi’ fan sentire — e tanta malenanza,
che ’l mondo dovereane aver pesanza
e pietanza — chi del tutto è sire;
ch’a pace non già volno consentire,
30credendone far albergar sotterra,
e pensat’han di farne fare ’l porto
dentr ’a lo sporto, — mentre ciò averrà.
Merzé, Signore Deo, di non soffrire
sia vo’ ’n plagire — tale soverchianza,
35né tant’odiosa e fera disianza,
come speranza — lor è di complire;
ma di farli vo’ piaccia ripentire
e ’l poder vostro, che tutto diserra,
qual più ferm’è, mostrate ’n lor di corto:
40non mai scorto — vesi, altro no sferra.