Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/113

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Foll’è chi chier d’offesa perdonanza,
Et mentre offende con celato manto 16,
Perchè l’offeso alquanto
Dimostra non veder chi dietro il trade 17.

     Sagg’è chi ben misura 18
La sua operazione
Et sempre a se prepone 19
Se, mentre fa, come ricevitore.
Sagg’è l’ôm che procura
Viver ogni stagione
In modo che ragione
Vinca il voler; e quei ne và col fiore.
Sagg’è chi l’ôm non giudica per vesta,
Ma per lo far che ’n lui si sente e vede 20
Saver talor si crede,
Per apparenza, in tal che dentro è vano
Sagg’è l’ôm circundato da tempesta 21,
Quel che scampar non po, se ’n don concede
Avendo sempre fede
Che dopo ’l monte puo trovar lo piano.

     Guai o poi che mio danno
Dir non m’è conceduto
Perch’oggi è vil tenuto,
Schifando vizii, l’animo gentile 22.
Grave m’è per inganno.
Trovandomi traduto
Convenirmi star muto.