Pagina:Rime-di-Bindo-Bonichi.djvu/82

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E ’l non proviso sovente parlare28.
Non più ch’aggia mestier nel suo cor chera,
Onde in soperchio suo voler si spanda;
Che sovente adimanda
Per tuo ben cosa l’ôm, che gli è dannosa
Mezzo tener de’ l’ôm saggio, e manera,
Et viver come a se ragion comanda:
Perch’allor s’accomanda
L’Opera in salvo, quando è virtuosa.