Pagina:Rime (Cavalcanti).djvu/142

Da Wikisource.

— 128 —

Guido Orlandi rispose con il sonetto:


A suon di trombe anzi che di corno,
     vorria di fin amor far una mostra
     d’armati cavalier di Pasqua un giorno,
     4e navicare sanza tiro d’ostra

ver la gioiosa garda, girle intorno
     a sua difensa, non cherendo giostra,
     a te, che se’ di gentilezza adorno,
     8dicendo il ver perch’i’ ò la donna nostra.

Jesu ne prego con gran riverenza
     per quella di cui spesso mi sovene,
     11che a lo su’ sire sempre stea leale,

servando in sè l’onor come s’avene;
     viva con Deo, che ne sostene ed ale,
     14nè mai da lui non faccia dipartenza.