Pagina:Rime (Gianni).djvu/76

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ballate 13

di saper allegar verace prova:
10dil’ tu, Amor, che serà me’ laudata.
Ben dico una fïata
levando gli occhi per mirarla fiso,
presemi ’l dolce riso
e li occhi suoi lucenti come stella.
     15Allora bassai li mei
per lo tuo raggio che mi giunse al core
entro in quel punto ch’io la riguardai.
Tu dicesti: costei
mi piace segnoreggi ’l tuo valore
20e servo a la tua vita le sarai.
Ond’io ringrazio assai,
dolce signor, la tua somma grandezza,
ch’i’ vivo in allegrezza
pensando a cui mia alma hai fatt’ancella.
     25Ballata giovincella,
dirai a quella ch’ha la bionda trezza
ch’Amor, per la sua altezza
m’ha comandato i’ sia servente d’ella.