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Pagina:Rime di Argia Sbolenfi.djvu/214

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NOVEMBRE



Addio sorrisi dell’albe rosate,
     Addio tramonti che d’oro parete!
     Novembre porta le tristi giornate
     4E delle nebbie la bigia quïete!

Gli uccelli migran in file serrate
     Cercando a volo contrade più liete,
     Ma noi restiamo, calcando immutate,
     8Sul fango vecchio, le vie consuete.

Restiamo, e sempre le stesse infinite
     Noie e le stesse speranze remote
     11C’infliggeranno le stesse ferite,

Finchè abbassando le teste canute,
     Chinando al suolo le pallide gote,
     14Qui marcirem come foglie cadute.