Pagina:Rivendicazione della primitiva linea di Strada Ferrata da Milano a Venezia.djvu/5

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ALLA SOCIETÀ


DELLA STRADA FERRATA


DA MILANO A VENEZIA


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Incomincerò dal richiamare alla mente de’ signori Socj:

1.° Che con petizione 29 aprile 1836 venne chiesto a S. M. I. R il permesso col privilegio per 50 anni di far eseguire una strada ferrata da Venezia a Milano percorrendo «da Venezia a Mestre, Ponte di Brenta, Orgiano, Nogarole, Orzinovi, Soncino, sopra Pandino sino a Milano con quelle laterali strade per Padova, Vicenza, Verona, Mantova, Cremona, Brescia, e Bergamo, trovate necessarie, ed utili per il loro commercio, salve quelle piccole variazioni, che all’atto della costruzione si rendessero indispensabili per l’interesse dell’impresa,» il che venne approvato in massima con Sovrana Risoluzione 25 febbrajo 1837.

2.° Che in seguito all’adunanza tenutasi il 21 agosto 1837 sopra uno scritto letto in quell’occasione intitolato "Opinione sulla linea da preferirsi nel tracciamento generale della strada ferrata da Venezia a Milano" si adottò una linea che da Venezia, Mestre, Padova andrebbe girovagando su e giù per Vicenza, Verona, e Brescia senza fare premettere i debiti calcoli, studj, ed osservazioni sull’altra linea già adottata dalla Società, onde potere all’appoggio di dati positivi istituire i debiti confronti per iscegliere tra esse la migliore, e questa prese il nome di linea dell’Ingegnere Milani.

3.° Che incaricato il solo Ingegnere Milani di compilare tanto nel territorio Veneto, che nel Lombardo il corrispondente progetto sopra questa ultima linea, questo venne sottoposto in agosto 1838 alla Società, la quale per troppo confidenza nel suo autore, senza esame, e con applausi lo approvò, e solo tenne in sospeso il tronco da Brescia a Milano, rimettendo per questo solo tratto al giudizio di una dotta Commissione la scelta della linea più conveniente, o per andare direttamente da Brescia a Milano, con una diramazione da Treviglio a Bergamo, o per andare direttamente da Brescia a Bergamo, e di là, passando per Monza, a Milano.

Mentre agitavasi la questione nel pubblico, nei giornali, ed in alcune memorie pubblicate sulla scelta dell’una o dell’altra delle succitate due linee per giungere colla strada ferrata da Brescia a Milano, mi permisi di trasmettere alla Direzione Amministrativa di codesta rispettabile Società una