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evolutivo del passato, ma questo non prova all’atto che lo studio debba cominciare storicamente e debba continuare ad essere principalmente storico.

Forse gli scrittori classici inglesi non dedicarono sufficiente attenzione alle ricerche storiche; su questo punto vi può essere divergenza di opinioni; ma non si può proprio affermare che le abbiano trascurate: anzi di Adamo Smith in particolare e di Malthus si può dire che cercarono informazioni in ogni campo sebbene non abbiano svolto l’idea che un metodo storico speciale sia l’unico giusto da adoperare.

È discutibile se si possa o no affidarsi con sufficiente sicurezza all’analisi di fatti direttamente osservati ed esperimentati per dedurne quale dovrebbe essere una saggia politica governativa. Naturalmente è assai facile cadere in errore; e a sua volta il fare assegnamento sopra un’analisi imperfetta condurrà ad erronee conclusioni. Che la scuola classica inglese sia appunto così giunta ad alcune conclusioni erronee, si ammette anche dai suoi più grandi ammiratori. Ma precisamente gli errori di questa scuola si possono tutti attribuire ad una imperfezione d’analisi piuttosto che alla natura del metodo analitico. Di più, la maggior parte dei nuovi contributi portati alla scienza economica negli anni recenti è dovuta ad analisi più minute e più complete di quelle che non fossero in grado di fare gli economisti classici, piuttosto che non alla scoperta di nuovi dati storici o statistici; e ancora se gli economisti classici non riuscirono a perfezionare le loro analisi si fu perchè non erano (difetto comune) omniscienti, non perchè fosse difettoso il loro metodo.

Ma a questo punto sorge naturale una domanda: qual guida possiamo dunque avere noi se non ci possiamo fidare della conoscenza della causalità economica ottenuta per mezzo dell’analisi della nostra esperienza nelle faccende comuni della vita?

Come si è già detto non sappiamo quasi niente della storia se non in quanto è interpretata al lume di questa conoscenza. Inoltre la storia getta soltanto una luce indiretta sulla maggior parte delle questioni d’economia politica. Non vi sono due rapporti economici perfettamente uguali e per trarre profitto dall’esperienza storica è necessaria un’analisi accuratissima. Vale a dire, occorre una conoscenza completa delle relazioni di causa ed effetto tra i vari fenomeni trovati in