Pagina:Rivista di cavalleria (Volume I, 1898).djvu/151

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l’iniziativa e l’autonomia degli squadroni 151

nostro Regolamento di servizio interno; invece dell’abitudine di pensare colla propria testa, come si pretende fin dai primi gradi nell’esercito tedesco, piglia incremento la comoda rassegnazione di lasciarsi guidare con la conseguente incapacità di agire; mentre in chi ha ombra di fierezza e di carattere si desta o perdura un senso di sfiducia, di sconforto o di tacita ribellione. Agli occhi di tutti poi rifulge di nuovo splendore la sapienza pratica di un filosofo contemporaneo che dice: «Io ho, frattanto, imparato a riconoscere, disgraziatamente troppo tardi, che in moltissimi casi far niente è ciò che si può fare di più efficace, di più utile e di meno pericoloso». Ma mentre il von der Goltz, respinge tale massima pel soldato, che deve invece sempre fare qualche cosa, involontariamente da noi se ne fa la norma del quieto vivere per l’ufficiale dell’arma antonomastica dell’iniziativa.

Capitano F. Abignente.