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SULLE


EVOLUZIONI DELLA CAVALLERIA




CONCETTI E PROPOSTE




PREMESSA.


L’esposizione di concetti aventi attinenza coi nostri regolamenti, è questione assai delicata, potendo, da taluno, esservi data l’interpretazione di aperta o sottintesa critica ai medesimi.

Nulla però di più erroneo se tale significato si volesse applicare al presente studio, inquantochè, nessuno al par di me riconosce l’enorme progresso, realizzato nei nostri dispositivi tattici, da pochi anni a questa parte; e nessuno è altrettanto convinto, quanto lo sono io, che talune modificazioni, pur riconosciute necessarie, non possono essere attuate che in seguito ad una preventiva preparazione. Ma, appunto per ciò, tutti converranno meco che la discussione sarà sempre utile, quando valga a preparare l’ambiente a nuovi progressi ed a fornire sicura guida nelle successive trasformazioni.1

D’altronde, non v’ha chi non veda che i nostri regolamenti sono e saranno sempre perfettibili, in ragione anche

  1. Anzi, se mal non m’appongo, ritengo sia stata per questa considerazione che il ministero della Guerra (al quale fu trasmesso questo studio) nel parteciparmi (con foglio n. 1655 in data 10 ottobre 1896) che poteva essere pubblicato soggiungeva: che avrebbe potuto pure fornire oggetto di interessanti e proficue conferenze, per gli ufficiali dell’arma, anche per la feconda discussione cui avrebbe dato luogo.