Pagina:Rivista di cavalleria (Volume I, 1898).djvu/57

Da Wikisource.

sport nazionale e militare 57


Giova ricordare quali fossero i principalissimi inconvenienti di quella misura restrittiva. Anzitutto il pesare in modo troppo fortemente disuguale sugli ufficiali residenti nelle differenti circoscrizioni, taluna delle quali offriva un buon numero di corse Gentlemen, mentre in altra circoscrizione non vi era nemmeno una di queste corse. Ma non solo apparisce equo che, dal momento che si permetteva agli ufficiali di prender parte a queste corse, tale permesso divenisse effettivo tanto per l’ufficiale di guarnigione a Napoli, come per quello di guarnigione a Milano; era anche d’uopo che si permettesse di scegliere la corsa adattata al cavallo. Ora invece poteva succedere, e succedeva infatti, che l’ufficiale il quale aveva un cavallo da steeple-chase, seri ostacoli e lunga distanza, tanto per levarsi il gusto di farlo correre, doveva farlo partire in una corsetta di siepi sulla minima distanza regolamentare, o magari non aveva nella circoscrizione che delle corse piane; e così si vedeva battuto dai cavalli appartenenti a Gentlemen borghesi, sui quali avrebbe potuto riportar vittoria se gli fosse stato lecito di recarsi in un’altra circoscrizione, sull’ippodromo o sugli ippodromi della quale si correvano degli steeple-chases convenienti al suo cavallo. Viceversa, un altro poteva trovarsi ad avere un cavallo che non aveva mai corso in ostacoli ed avrebbe di conseguenza desiderato provarlo per la prima volta in una corsa di siepi; ma la circoscrizione non offriva che steeple-chases; bisognava dunque debuttare in uno di essi con molta probabilità di andare a gambe all’aria, perchè non si può mai sapere come un cavallo salta in corsa, finchè non ha saltato che all’esercizio. E così bisognava far correre il cavallo di tremila metri su millecinquecento, quello di millecinquecento su tremila, ovvero far correre oggi non pronto il cavallo, che poteva esserlo fra due o tre settimane. Tutto ciò contribuiva a mettere gli ufficiali, che si presentavano sul turf, in condizioni molto inferiori dei Gentlemen borghesi, ai quali nulla impediva di partire nelle corse adatte ai loro cavalli.

La piccola restrizione che ancora rimane non è tale da impensierire sotto tale riguardo, tanto più se la si vorrà applicare in senso liberale, e non più in là dello spirito da cui fu dettata;