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22 rivista di cavalleria

adesso in fanteria ed in cavalleria sono istituzioni casalinghe, imbelli, arcadiche, buone per sopperire ai bisogni di guarnigione della famiglia reggimentale ed alla toilette intima delle caserme. Le loro occupazioni vi ricordano, ad ogni pie sospinto, l'affaccendarsi del maestro d’ascia sui bastimenti, quella piccola Provvidenza del bordo che in tutto ha una mano, dai rattoppi per le attrezzature sino alla gabbia dei canarini del nostromo. In un ventennio di vita reggimentale lì abbiam sempre visti dediti ad imbiancar pareti, colorire zoccoli, tracciare iscrizioni sulle porte.

Durante i campi, all'infuori di quel giocherello che è il loro servizio al bersaglio, l’attività ne è ripartita fra le cucine e le latrine, in cui potrà esser riassunta tutta la storia del rancio, ma non la preparazione guerresca. Percui, giudicando da quanto cade sotto il controllo dei sensi, dovrebbesi concludere essere pei reparti zappatori suonata l’ora del disarmo e della pace universale, prevenendo ì congressisti dell’Aja e ì voti dello Czar di tutte Iq. Russie.

L’articolo del sottotenente Traditi suona la sveglia in un campo di dormienti. Le sue citazioni storiche sono squilli affrettati cui dobbiamo prestare orecchio, e tutti coloro che ne vennero destati cerchino scuotere chi ancora sonnecchia.

I fatti ricordati risultano spigolature dell'ultimo quarantennio ed otto lustri son tanti sul cammino delle distruzioni intelligenti e dei macelli scientifici! Più che il loro valor vero ci impensierisca dunque quello relativo, misurando le maggiori difficoltà da attraversare oggidì per giungere agli identici risultati.

Stuart infatti operò benissimo e tranquillamente perché teneva il record della novità quando a Fairfax potè intercettare e manipolare i dispacci di quella stazione ferroviaria.

I cavalieri del capitano Hohenzollern ebbero buon giuoco a Dieulouard grazie al modo preadamitico con cui il comando in capo francese impiegò i proprii squadroni permettendo a quelli nemici di fare il loro comodacelo.

Ma nelle guerre avvenire bisognerà fare i conti coireste.... avversaria... a cavallo. E si affaccierà allora la sovrapposizione dei compiti che potrà condurre a snaturare la missione dell’avanscoperta, sacrificando l’essenziale al secondario, al transitorio. Nello studio del signor Traditi si accenna all'eventualità dell'asserragliamento e della preparazione difensiva di località per parte degli squadroni esploranti onde sostenervi il combattimento col fuoco. Fu appuntò l’esagerato impiego di tale mezzo di azione che nocque moltissimo al risultato finale della missione dei cavalieri di Gurko.