Pagina:Rivista di cavalleria (Volume IX, 1902).djvu/342

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335 il nuovo i tomo del regolamento d’esercizi, ecc.

quamente verso il cavallo. Tale prescrizione porterà precisamente il suo benefico effetto sulle violenti ed inopportune chiamate date dai soldati.

Convengo che lo scopo del regolamento debba essere quello di tenere sempre presente il migliore e più utile impiego del soldato in guerra. Ed appunto per questo la recluta deve raggiungere nel periodo della sua istruzione l’abilità necessaria per non essere preoccupato del cavallo e dell’impiego delle armi. Quando noi avremo ottenuto questo, non resterà ad insegnare al soldato che la tattica e l’uso del cavallo e delle armi rispetto al nemico; cosa che sarebbe impossibile di potere ottenere senza che fosse padrone del cavallo, e nello stesso tempo abile nel maneggio delle armi. Quindi non è superfluo l’insegnamento di quei dettagli che precisamente conducono il soldato a questo scopo.

Allorquando le reclute hanno imparato a rompere al galoppo dal trotto allungato e sono in grado di galoppare per qualche tempo sarebbe utile far loro eseguire anche di galoppo alcuni snodamenti e far loro passare la barriera analogamente a quanto il N. 169 prescrive che si eseguisca solamente di passo e di trotto. Lo ritengo uno degli esercizi che incominciato per tempo dà sollecitamente assetto e disinvoltura a galoppo.

Credo all’opposto più dannoso che utile l’insegnare al soldato a rompere al galoppo dal passo, siccome quell’esercizio che, pur non dovendosi usare in pratica, se non eseguito da cavaliere con buona mano e tatto, disgusta il cavallo, lo rende nervoso, gli insegna a difendersi dall’aiuto, a disporsi di traverso e lo eccita a diventare restio.

L’istruzione individuale nella cavallerizza incomincia troppo tardi. Abituare le reclute a guidare il proprio cavallo, indipendentemente dagli altri, può essere incominciato al passo e poi al trotto appena queste siano in grado di poterlo fare. Nè per ciò si richiedono molte lezioni, giacchè, se le reclute imparano ben presto a fungere da capi ripresa, potranno con non maggiore difficoltà eseguire i movimenti individuali. Questo esercizio dovrebbe farsi ogni giorno dopo il lavoro in sezione. Ultimato così il comma A si passerebbe senza altro insegnamento ad esercitare la recluta nei movimenti individuali a tutte le andature, alternando questi cogli esercizi all’aperto. Ne deriverebbero alcuni vantaggi: che i cavalli incominciando quasi all’inizio dell’istruzione delle reclute, e ripetendo tutti i giorni, l’esercizio dell’operare come isolati, non diventeranno tanto facilmente difficoltosi a distaccarsi gli uni dagli altri; che le reclute costrette a guidare molto per