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il ripostiglio di lurate abbate 23


Infine, per giungere alla perla del ripostiglio, uno splendido grosso tornese di Chivasso, battuto da Teodoro I., moneta non solo inedita ma, riteniamo, affatto sconosciuta.

Eccone la descrizione: Peso grammi 3,980. Diritto: — Croce nel campo, entro giro di perline. Intorno: + THEODORVS.
In altro giro esterno: + EXCELLET•I INPATORIS: GRECOR i FILIVS.

Rovescio: — Nel primo giro: (rosetta) MCH’O : MOTIS, e nel campo: FER fra tre punti.

Nel giro esterno: + BENEDICTV : SIT : NOM : DNI ː IHV : X (Tav. II, N. 4).

Com’è noto, Teodoro I di Monferrato era figlio di Andronico II Paleologo imperatore d’Oriente1.

Theodorus excellentissimi imperatoris Graecorum filius, sono, secondo il Sangiorgio2, le parole testuali con cui incomincia la lettera rivolta da Teodoro a’ suoi vassalli nel 1306 per dar loro notizia della sua venuta in Casale.

Con questo cimelio chiudiamo la nostra breve rassegna del ripostiglio di Lurate Abbate, aggiungendo che l’intero ripostiglio passò in proprietà del Cav. Ercole Gnecchi di Milano, la cui splendida


  1. “Vedendosi a’ suoi ultimi momenti e senza figliuoli maschi Giovanni marchese di Monferrato direttamente discendente da Aleramo, con testamento del 18 gennaio 1305, lasciò il suo dominio alla sorella Violante, chiamata da’ Greci Irene, moglie di Andronico Paleologo il vecchio imperatore di Costantinopoli. Essa destinò questo stato al suo secondogenito Teodoro... Appena preso possesso del nuovo stato, Teodoro fece coniar monete d’argento a nome proprio in Chivasso... perchè si credè possedere tal diritto come figliuolo d’un imperatore di Costatinopoli.” (Promis, Monete dei Paleologi, pag. 10-11).
  2. Sangiorgio, Cronica, edita dal Vernazza, Torino, 1780, pag. 91.