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50 giovanni mulazzani

III.

monete erose e di rame.


Le monete erose dette altrimenti di billon già definite di sopra furono sconosciute agli antichi, utilissime per altro riescono per la minuta contrattazione, quando siano fatte a dovere, cioè in proporzioni delle argentee, e siano altresì limitate a numero discreto; che se arbitrario è il loro impasto, od eccedente la quantità, diventano dannose e vera peste del commercio e delle nazioni.

Il primo esempio che di moneta erosa abbiamo nella nostra raccolta è di una ahimè! appartenente alla seconda categoria, e consiste in una coniata nel 1219 col nome dell’imperatore Federico I già morto fino dal 1191 ma di cui continuava nella nostra zecca lo stampo, della forza non più che di 0,250 circa, la quale si vuole far correre per il prezzo d’altra d’argento dello stesso tipo stampata, come dicemmo, vivente quell’augusto, superiore del doppio in bontà e che produsse perciò una sollevazione popolare. Ripararono a questi errori fatali ben tosto in splendido modo li nostri progenitori repubblicani con aver pochi anni dopo, cioè nella seconda metà del secolo istesso battuti gli Ambrosini che dicemmo di ottimo argento ed insieme a loro li denari e li [2 duodecima e ventiquattresima parte del soldo a giusto ragguaglio dei primi. Legali furono pure li denari del principio del 300 coll’impronto del savio Enrico VII di Lucem-