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alcune monete inedite di magna grecia 147


Il Carelli aveva già pubblicata una monetina simile col bue laino; ma come la diè anepigrafe altri la credette quella istessa che ha il bove sibarita, con l’epigrafe MY.

Questa monetina, dai tipi esclusivamente laini, fu adunque cancellata, siccome immaginaria. Il mio esemplare però, freschissimo di conio, mostra evidente la testa umana e barbuta del bove, evidentissima la leggenda , che gira intorno, siccome in altra moneta della medesima città, e la trascrivo, poiché importa rilevare che, oltre alla monetina di confederazione tra Lao e Sibari, abbiamo poi, coi medesimi tipi, moneta propria di ciascuna città: per Lao, questa nostra; per Sibari, quella edita dal Fiorelli (Tav, II, N. 1 Osserv. ecc., 1843). La ghianda, che si trova in sul rovescio di tutte queste monete, conviene a Sibari, siccome a Lao, sia come simbolo felicissimo di produttività, che così copiosamente si produce, in sulla quercia, sia perchè abbondantissima ed utilissima in tutta Lucania, dove spesseggiavano quelle orde suine, di cui fecero menzione Orazio, Polibio, Strabone ed altri.


CALABRIA.


TARENTUM.


Due varietà del tipo colla ruota. Si cfr. Garrucci, T. XCVII, N. 14.

D/ — Taranto, sul delfino, volto a sinistra, con la destra levata in alto e la sinistra appoggiata sul cetaceo. Nell’area, una conchiglia.

R/ — Ruota e, in un angolo, un delfino.

Arg. Peso gr. 8,07 (c1).