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Nella Gazzetta s’accese una fiera polemica intorno al luogo di nascita della Pasta; “poi nella città dove si scrissero de’ grossi volumi per provare comasco Plinio, s’agitò in istampa e a lungo, la questione se la Pasta sia comasca o no” .

“È vero” soggiunge argutamente il Cantù1 “che bastava guardar i libri di battesimo: ma questa via spiccia non è né poetica né diplomatica”.

Una via così semplice, così naturale, fu scar tata dai polemisti d’allora, come pare fosse più tardi anche trascurata da chi ebbe a scrivere la biografia della Pasta: né sul luogo né sulla data si accordano i suoi biografi. Non sarà quindi del tutto ozioso stabilire che la celebre artista nacque a Saronno il 26 ottobre 1797 e ricevette al fonte battesimale i nomi di Angela Maria Costanza Giuditta. Suo padre chiamavasi Carlo Antonio Negri, la madre Rachele Ferranti. Non a Como dunque, come scrive il Fétis, né manco a Milano, come ci potrebbe far credere il bel medaglione di David d’Angers, che la cortesia del Dott. Alfredo Comandini ci dà modo di pubblicare.

In età infantile imparò i primi elementi della musica sul cembalo, sotto la direzione di uno zio materno, e, date buone prove di sé, ebbe lezioni di musica e di canto dal maestro Giuseppe Scappa di Como. A questa scuola durò dieci anni, ed è verosimile quanto afferma il Fétis, che passasse quindicenne allieva del Conservatorio di Milano. Cogli studi musicali andavano di pari passo ogni altra maniera

  1. Giuditta Pasta a Como. — Sermone. — Como; Ostinelli (1832), nota (a).