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ma sta invece al seno della madre. Il cappello della regina è differente, invece della solita fila di perle, essa ha al collo una pesante catena d’oro; l’imperatore porta al disopra di una corazza la catena del Toson d’oro, e in questo particolare si allontana dal disegno di Venezia, come abbiamo già veduto che se ne scosta nel ritratto di Ambrogio. Alcune di queste modificazioni che i primi schizzi, quali ci si presentano sul foglietto, hanno subito nell’esecuzione, potranno poi forse trovare la loro spiegazione naturale. Ciononostante sia detto sin d’ora che tutte queste differenze sono assai minori di quelle che intercedono per esempio fra lo schizzo del Pisanello per la medaglia di Alfonso V d’Aragona nel cosidetto Recueil Vallardi del Louvre e la medaglia come fu realmente eseguita, oppure fra il rovescio della sua medaglia per Giovanni VII Paleologo e lo studio eseguito per essa dal vero e conservato egualmente nel Louvre1.

Per ciò che concerne l’origine del testone e della medaglia, ne abbiamo informazioni abbastanza particolareggiate, dacché l’archivio d’Inspruck fu rovistato da capo a fondo in cerca di notizie attinenti alla storia dell’arte, e dopoché si hanno gli estratti del libro di conti dello scrivano della zecca di Hall (in Tirolo), Sigismondo Yseregker2. Veniamo a co-

  1. Heiss, Les médailleurs de la renaissance; Vittore Pisano (Parigi, 1881), pag. 83 e 44.
  2. I documenti relativi, ricavati dall’archivio di Inspruck, si trovano pubblicati nel Jahrbuch der kunsthistorischen Sammlungen des Kaiserhauses vol. II, 2, nn. 770, 771, 780, 812; gli estratti del registro di Yseregker, nella Numismatisch. Zeitschrift, annata XVIII (Vienna, 1886), pag. 55-56.