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le monete del ducato napoletano 447


I.


La prima serie delle monete Ducali, che comprende i bronzi improntati in Napoli al tempo in cui la città trovavasi in una diretta dipendenza dall’impero Bizantino, s’inizia poc’oltre la metà del settimo secolo. Ormai può ritenersi con certezza qaello che il Cordero di Sanquintino avea intravveduto1, cioè, che l’antichissima zecca Napoletana si riapre quando l’imperatore Costante II, venuto ad assalire i Longobardi di Benevento, fece breve dimora in Napoli. Per modo che la rinnovata monetazione si riscontra ed a ragione in un fatto memorabile, quale fu l’istituzione d’un primo Duca, Basilio, posto al governo della città tra il 661 e il 6622.

Le monete di questa serie, almeno quelle che avanzano, cominciando da una data anteriore al 6683, vanno fin quasi alla metà dell’ottavo secolo. E il Sabatier ne annovera due di piccolo modulo, tra le Bizantine4; l’una con l’immagine di Costante II, l’altra con quella di Giustiniano II, le quali recando al rovescio la sigla ΝЄ, lasciano intendere che furono battute in Napoli. Però va notato, che nell’opera del Sabatier i tipi delle due monetine Napoletane non furono riprodotti con esattezza scrupolosa.


  1. Delle monete di Giustiniano II, (Mem. dell’Accad. delle Scienze. Torino, Serie II, 1845).
  2. Capasso, Monum. ad Neap. ducat. Hist pertin. T. I, pag. 80.
  3. In quell’anno mori Costante II.
  4. J. Sabatier, Description générale des monnaies Byzantines depuis Arcadius jusqu'à la prise de Constantinople par Mahomet II. Paris 1868. Fra le carte del Fosco, che sono raccolte nella Biblioteca di San Martino a Napoli, vi sono alcune note sulle monete del Ducato Napoletano; e in una è detto, che nel suo medagliere domestico si conservava una moneta di Giustiniano I assai consunta della specie dei follari, segnata al rovescio con le sigle NEAP. Ma il dotto nomo deve essersi ingannato a causa delle lettere delete, e la leggenda sarà stata forse THEP che sposso si legge sui follari di quell’imperatore.