Pagina:Rivista italiana di numismatica 1892.djvu/433

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notizie varie 417



Laugier L., Monnaies inédites de papes et legats d’Avignon.

— — Monographie des monnaies de René d’Anjou.

Salinas A., Sul tipo de’ tetradrammi di Segesta.

Capasso B., De sigillis et nummis ad Neapolitanum ducatum pertinentibus.

Sambon L., Recherchies sur les monnaies de la presqu’ile Italique.

Sambon A. G., Monnayage de Charles I d’Anjou dans l’Italie méridionale.

— — Les “Cavalli” de Ferdinand I d’Aragon, roi de Naples.

Lambros G., Νομίςματ τῆς νῆσου Άμοργοῦ – Αθηνῆσιν, 1870.


Enrico Osnago:

Monete italiane antiche, N. 1 in oro, 30 in arg., 1 in rame.

Monete italiane moderne, N. 35 in argento, 3 in rame.

Monete estere moderne, N. 28 in argento.

Medaglie moderne, N. 1 in argento, 6 in bronzo.

Totale N. 105 pezzi.


Soppressione definitiva della Zecca di Milano. — L’Istituto più antico e il più storicamente importante di Milano sta per scomparire. La Zecca Milanese, che da undici secoli ben compiuti seguì la storia di Milano, ne scrisse a caratteri indelebili tutte le vicissitudini, e ne registrò le glorie e i dolori, seguendo gli alti e bassi della politica, della religione, dell’economia e dell’arte, ha visto segnata la sua ultima ora. Un decreto ministeriale del 28 scorso giugno ordinava la definitiva soppressione della Zecca di Milano. Le ragioni, che militavano a favore della conservazione, ragioni che abbiamo esposte già sommariamente in questa Rivista (Anno IV, Fasc. III) e che abbiamo anche discusse più diffusamente in un giornale politico, non ebbero la forza di convincere il Ministero e di farlo rinvenire su una decisione già presa. E così sia.

In una delle sedute dello scorso luglio al Consiglio Comunale di Milano l’On. Mussi volle nuovamente spezzare una lancia a favore della nostra zecca; ma crediamo troppo tardi, essendo ormai la cosa già definitivamente decretata.

Del resto, come abbiamo fino dapprima osservato, le