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470 s. ambrosoli – di un gran bronzo inedito del nômo tanite

militare, come su altre monete dei Nômi1, ed il trofeo lo caratterizza eloquentemente per “Horo vittorioso”. Il Nômo Tanite ed il Nômo Setroite erano stati formati dallo smembramento dell’antico Nômo Khent-ahet, la cui divinità principale era appunto “Horo vittorioso”2; “aussi les emblèmes de ce dieu” — osserva il visconte De Rougé — “se rencontrent-ils sur les monnaies des deux nomes postèrieurs3 .

Si potrà forse obbiettare che la grafia ΤΑΝЄΙΤΗС è nuova, leggendosi sulle altre monete di questo Nômo conosciute sinora: ΤΑΝΙΤΗС; ma il Nômo Memfite ci offre esempio di una simile doppia grafia: ΜΕΝΦΙΤΗС e ΜΕΝΦЄΙΤΗС.

Mi pare quindi che vi siano elementi più che a sufficienza per attribuire al Nômo Tanite il gran bronzo della Collezione Bosso.

Ad ogni modo, spero di non aver fatto cosa inutile col pubblicare una moneta che sembra assolutamente inedita fra la serie dei Nômi, e ch’è pregevole anche per la non comune inscrizione della parola ΝΟΜΟС, pregevole poi sopratutto per la straordinaria sua rarità, non avendosi notizia che di un altro solo esemplare, assai sciupato, il quale si conserva nel Gabinetto Numismatico del Museo Britannico, come risulta da una cortese comunicazione di quell’illustre Direttore Sig. Stuart Poole.

Ottobre 1892.

Solone Ambrosoli.



  1. De Rougé (J.), Monnaies des nomes, etc. (Rev. num., 1874), p. 48.
  2. Idem, op. cit., p. 42-44.
  3. Idem, op. cit., p. 44.