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fatti non ne cita che tre, una in argento e due di lega. Tutte le altre monete, da lui e da altri pubblicate, portano il titolo di Principe e sono quindi posteriori al 1609, nel quale anno il Marchesato di Castiglione fu elevato al grado di Principato.

Nella mia collezione possiedo una moneta in argento inedita di Francesco Gonzaga, coniata in questa zecca. Essa porta la data del 1594, ed è perciò una delle prime monete da lui battute. Eccola:

(Peso gr. 4.620).

D/ — FRANC • GON • S • R • I • P • MAR • CAS • III • (Franciscus Gonzaga, Sacri Romani Imperii Princeps, Marchio Castillionis Tertius). Mezzo busto corazzato del Marchese a destra: testa nuda.

R/ — ET • TIBI • DABO • CLAVES • REGNI • CE (lorum). Il Redentore in piedi a s., volto a d., colla sinistra alzata in atto di ammaestrare S. Pietro che se ne sta genuflesso davanti a lui, tenendo nella sinistra le chiavi. All’esergo: 1594.

(Tanto nel diritto che nel rovescio, le parole e le iniziali sono frammezzate da piccoli triangoli, sopra i quali sta un punto).


La leggenda e la rappresentazione del rovescio sono imitate esattamente da quelle di alcune monete dei pontefici Gregorio XIII e Sisto V. S. Pietro, del resto, era uno dei Santi protettori della famiglia Gonzaga e lo vediamo riprodotto su varie monete di Mantova, Bozzolo, Novellara e Guastalla.